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Linfedema: cause e sintomi

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  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il linfedema è una condizione cronica caratterizzata dall’accumulo anomalo di linfa nei tessuti, che provoca gonfiore (edema), soprattutto agli arti superiori o inferiori. Sebbene spesso sottovalutato, può compromettere significativamente la qualità della vita. Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, però, è possibile controllarne i sintomi e prevenirne la progressione.


Visita specialistica di angioligia e chirurgia vascolare
Visita specialistica di angioligia e chirurgia vascolare

Il sistema linfatico e il suo ruolo

Il sistema linfatico è una rete complessa di vasi, linfonodi e organi (come milza e timo) che svolge due funzioni vitali:

  1. Drenaggio dei fluidi in eccesso dai tessuti.

  2. Difesa immunitaria, filtrando batteri, virus e altre sostanze dannose.

Quando questo sistema è danneggiato o non funziona correttamente, il liquido linfatico ristagna, causando il linfedema.


Tipologie di linfedema

Si distinguono due forme principali:

  1. Linfedema primario (raro, congenito)

    • Causato da malformazioni del sistema linfatico presenti dalla nascita.

    • Può manifestarsi in diverse fasi della vita (infanzia, adolescenza o età adulta).

  2. Linfedema secondario (più comune, acquisito)

    • Deriva da danni ai vasi o linfonodi, spesso dovuti a:

      • Interventi chirurgici (es. mastectomia con asportazione di linfonodi).

      • Radioterapia in ambito oncologico.

      • Infezioni (es. filariosi linfatica, comune nei paesi tropicali).

Secondo la Società Italiana di Linfologia, fino al 30% delle pazienti operate per tumore al seno sviluppa linfoedema secondario.


Sintomi e diagnosi

I sintomi compaiono gradualmente e includono:

✔ Gonfiore persistente (inizialmente reversibile, poi fisso).

✔ Pesantezza e rigidità dell’arto.

✔ Pelle indurita (fibrosi) e infezioni ricorrenti (es. cellulite).

✔ Limitazione nei movimenti e disagio funzionale.


La diagnosi si basa su:

  • Valutazione clinica (stadiazione ISL: da stadio 0 a III).

  • Esami strumentali come ecografia.


Prevenzione e stile di vita

Chi è a rischio dovrebbe:

  • Evitare traumi (punture, ustioni) sull’arto a rischio.

  • Mantenere un peso sano (l’obesità peggiora il linfedema).

  • Usare indumenti compressivi durante viaggi o attività fisiche.

  • Praticare esercizi mirati (nuoto, camminata).

  • Monitorare segni di infezione (arrossamento, febbre).


Conclusione

Il linfedema è una condizione cronica ma gestibile. Con una diagnosi tempestiva e un piano terapeutico personalizzato, è possibile migliorare la qualità della vita.

Hai bisogno di una valutazione specialistica?Il nostro team di angiologi e vascolari è a disposizione per consulenze e trattamenti su misura. Contattaci per maggiori informazioni.



 
 
 

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